Luca è della Provincia di Milano (Marcallo con Casone) e sin da piccolo coltiva la passione per la pesca. Da diversi anni pratica il Kayak Fishing ed ora ha deciso di “dare una pagaiata” alla noia quotidiana e alla vita in città. In questo post, il kayakers-pescatore della Tregoo Extreme, ci racconta i preparativi per la sua imminente avventura: navigherà col suo kayak dalla Liguria fino allo Stretto di Gibilterra!
50 giorni in Kayak con la Solar Power Station 10-50
I miei ricordi risalgono a quando avevo 9 anni e andavo a pescare da solo nella cava a 2 Km da casa. Mia mamma disperata veniva a cercarmi e mi riportava a casa per paura che mi accadesse qualcosa, ma io, il giorno dopo, prendevo la mia bicicletta e la mia attrezzatura e ripartivo per il mio amato laghetto. Lei tornava, mi prendeva per un orecchio e mi riportava a casa.
I miei primi risparmi (40.000 lire) li ho investiti per comprare la mia prima canna, che ho ancora, e il mulinello in grafite.
Ho sempre adorato la pesca, che per me è più di hobby: sogno, ormai da anni, di fare un lungo periodo di vacanza dedicando tutto me stesso a questa mia grande passione.
Amo anche l'avventura, la libertà e il contatto con la natura ed è per questo che ho deciso di prendere kayak, tenda, sacco a pelo e pagaiare in solitaria dalla Liguria alla Spagna, possibilmente fino allo Stretto di Gibilterra. Riempirò i miei gavoni con l’indispensabile (rifornimenti di acqua e cibo) e per un bel po’ di tempo mi dimenticherò di ristoranti, telefonate, email e clienti. Nessun tetto sulla testa, niente “mi dai” o “mi fai”! Solo io, il mare e i pesci.
Negli ultimi 3 anni son riuscito costantemente ad allenarmi pur essendo svantaggiato dal fatto che, abitando in provincia di Milano, sono lontano dal mare. In questo ultimo periodo, sto preparando minuziosamente l'attrezzatura e come un alchimista peso anche il più piccolo oggetto per trovare la formula giusta che mi permetta di trasportare al massimo 25kg nel minor spazio possibile: ho solo a disposizione i gavoni del kayak.
Ho studiato tutto accuratamente, ho analizzato il minimo dettaglio per non lasciare nulla al caso: dal percorso alle tappe per dormire, dalla morfologia della costa all’autonomia dei viveri, dalla sicurezza al meteo, dall’attrezzatura (GoPro, smartphone) al kit solare.
Ho fatto tutti i calcoli, ho a disposizione circa 50 giorni: dal 16 agosto, pagaiando 6/8 ore al giorno dovrei riuscire a coprire i 2.300 Km, o per meglio dire, le 1400 miglia che mi separano dalla meta.
Per me non è importante il traguardo, a me basterebbe avere i miei artificiali calati in acqua per insidiare il mostro dei fondali marini, per sentire la frizione urlare e stridere dallo sforzo, per vedere il cimino piegarsi fino a toccare il pelo dell'acqua; o anche solo per scrutare il fondo blu, il tramonto, l'alba e godere di quell'attimo in cui mi sento realmente vivo.
E se le mie braccia avranno ancora energia dopo le stremanti pagaiate, tirerò fuori la mia bacchetta magica da spinning e lancerò i miei minnow nel punto incantato per trasformare la mia favola in realtà.