Lo scorso 2 giugno, Vieri è salito in sella alla sua bicicletta pieghevole ed è partito alla volta dell’Asia: coprirà migliaia e migliaia di chilometri tra tanti pensieri, un’infinità di parole e con in tasca il Cuore Azzurro.
Un ragazzo e la sua bici pieghevole
Vieri, fino a qualche anno fa, lavorava per una compagnia di crociere. Grazie al suo lavoro ha girato il mondo ma ha iniziato a guardarlo con occhi diversi nell’estate del 2015, quando, durante un viaggio nelle Cicladi, ha deciso di iniziare a pubblicare ogni piccola scoperta su BiCicladi. Da quell’estate, ha pedalato su tante strade (dopo l’esperienza ellenica ha percorso la Via Francigena), ha conosciuto numerosissimi amici e, nel frattempo, è cresciuta in lui la consapevolezza di quanto gli piacesse accompagnare la fantasia dei suoi lettori lungo i suoi viaggi.
"No, non sono un blogger, e non sono neanche un cicloturista". I viaggi di Vieri non sono pianificati e non hanno una meta ben precisa. Ha la sua bicicletta pieghevole e il suo notebook, pedala e scrive, vive il suo viaggio e condivide ogni pezzo del suo mondo. Con questo spirito sta intraprendendo un nuovo e lungo itinerario che lo porterà fino in estremo oriente, precisamente in Thailandia, passando per le principali città dell’Est Europa e attraversando la Transiberiana.
Sta coprendo l’intero tragitto pedalando sulla sua bici pieghevole, e “quando non voglio o non posso pedalare (a causa di traffico o magari maltempo), la piego e salgo su qualche bus o su qualche treno”.
Sempre con in tasca il Cuore Azzurro.
Vieri, prima di questo viaggio, sapeva già che, questa volta, non le sarebbe bastato condividere e raccontare la sua esperienza. Ha nutrito e alimentato il desiderio di provare a costruire a suo modo, con la forza delle sue parole, qualcosa di tangibile: il Cuore Azzurro è il simbolo del progetto a cui ha aderito, è il simbolo de Il Cuore di Giampy, la Onlus che collabora con Bambini Cardiopatici nel Mondo per sostenere le famiglie con bambini cardiopatici e lutti perinatali.
Vieri toccherà col suo itinerario alcuni ospedali e condividerà con tutti i suoi lettori, con tutti noi, la realtà e le difficoltà che affrontano ogni giorno i bambini con gravi complicanze cardiache.
In realtà, già qualche settimana fa, ha fatto tappa all'ospedale pediatrico Marie Curie (Bucharest) nel quale ha dato inizio alla raccolta fondi destinata a Bambini Cardiopatici nel Mondo per l'acquisto di macchinari e la formazione di dottori locali.
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